Antica ruota di preghiera tibetana
Questa antica ruota di preghiera di tipo portatile dei primi anni del 900 è uno strumento di preghiera buddista esclusivamente tibetano detta anche khokhor, che significa ruota della legge.
La ruota di preghiera è un cilindro con un coperchio che nasconde una cavità dove è attorcigliata una striscia di carta di riso sulla quale vi sono scritti a mano antichi Mantra (le invocazioni al Buddha, la preghiera per la crescita spirituale e la guarigione).
Questa ruota viene fatta girare più volte in senso orario per mezzo di un manico in legno. La ruota ha intorno delle applicazioni in argento, piccoli coralli e turchesi alternati con l`iscrizione mistica OM MANI PADME HUNG applicata a giro.
I buddisti tibetani fanno girare la ruota in ogni momento, di giorno e di notte, mentre conversano o riposano, in pratica ogni volta che hanno le mani libere, mormorando il mantra. I Buddisti la girano in senso orario, i seguaci di Bon in senso antiorario.
Esistono diverse ruote di preghiera per tipo e dimensione e non tutte sono portatili. Nei luoghi sacri e negli ingressi dei paesi ci sono grandi ruote poste su supporti di legno, affinchè possano ricevere influssi positivi dall`acqua che scorre, dalla luce, dalle fiamme, dal soffio del vento che le muovono, per poter poi trasmettere questo karma positivo ai pellegrini e ai viandanti o a chiunque le faccia ruotare.